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venerdì 11 aprile 2014

*meno 1 post, meno 1 post+ 10 post al buon soggetto= 8 post - Una semplice lista della spesa del XVI secolo si potrebbe dire se…

meno 1 post, meno 1 post+ 10 post al buon soggetto= 8 post

quarta e quinta correzione: finalmente un nome e cognome scritto correttamente.
ma ha cancellato le mie valutazioni, il che non va bene: totale meno 1 post. 
Terza correzione. ho corretto io molte cose, ho rimpicciolito tutte le fonti bibliografiche, sperando di chiudere 'sto post.
ma  lei ha eliminato anche frasi già evidenziate, quindi meno 1 post (quando si spera sarà completo), quindi colga l'occasione anche per scegliere 1 e 1 sola tipologia di virgolette.
la parte arancione chi la scrive? sembrerebbe lei, ma invece è seguita "dal web, etc" allora: cosa è dal web, cosa no, corsivo, virgolette etc: ANCORA NON LE è CHIARO?
cp
2a ancora coreggere. cp
1a correggere. cp 

Vedere e guardare sono apparentemente intercambiabili. Per vedere basta avere gli occhi aperti.  Guardare significa prestare attenzione, osservare con in testa una qualche volontà”.  “ Guardare consapevolmente è già pensare; e pensare consapevolmente è già progettare”.  “Il designer è un artigiano consapevole”. 
da: Riccardo FALCINELLI, Guardare Pensare Progettare, edizione Nuovi Equilibri, Viterbo, 2011 e dal web: http://dies-project.com/A_lezione%2001%20Teoria%20della%20Rappresentazione%202012-2013.pdf.
Una semplice lista della spesa del XVI secolo  di Michelangelo. Progetto che nasce da un bisogno.
Ma soprattutto il dato essenziale per Munari è: ...“creatività” (e NON l’idea) ... dato chesempre usando le sue parole , “... mentre l’idea è qualcosa che dovrebbe fornire la soluzione bella e pronta, la creatività tiene conto, prima di decidere per una soluzione, di tutte le operazioni necessarie che seguono l’analisi dei dati...” Si può comprendere quindi, la struttura mentale del progettista, intesa come le sue esperienze e le sue idee di fronte ad un problema. In questo caso il progettista simula il prodotto e ne immagina tutti gli aspetti aiutandosi con disegni. La lista si presenta come perfetta unione di disegno e scrittura. “... In genere parlando di disegno s’intende la capacità di imitare le apparenze della realtà, copiandola dal vero, mentre il disegno inteso come “schizzo” è paragonato da Mari alla scrittura corsiva. Così come la scrittura agevola il pensiero e la ricerca, perché permette di confrontare e mettere a punto le frasi, allo stesso modo il disegno “corsivo”, come lui lo definisce, è un ausilio allo sviluppo del pensiero, particolarmente importante per un progettista ma ugualmente utile per l’espressione di ognuno di noi. Non stiamo parlando di disegnare come Raffaello, insomma, ma di avere dalla nostra parte uno strumento che accompagni e aiuti lo sviluppo dei nostri pensieri, una costante integrazione delle parole nel loro fluire. Questa può aiutarci a comunicare più rapidamente, memorizzare più facilmente ed esprimerci in modo più chiaro e diretto”. 
da: Enzo MARI, Progetto e passione, Ediz. Bollati Boringhieri, Torino, 2001, pp.119-120 e  dal web : www.luciaferroni.com/2morrowson/Lucia/capitolo_2.pdf
"L’arte è un fatto mentale la cui realizzazione fisica può essere affidata a qualunque mezzo… " scriveva Bruno Munari in Design e comunicazione visiva.
da: Bruno MUNARI, Design e comunicazione visiva, Ediz. Laterza, 1968, p. 70.
La lista cela in sé anche un altro concetto che è quello della comunicazione visiva.
“Per comunicazione visiva s’intende la trasmissione di un messaggio tramite un’immagine (e perciò è chiamata a volte comunicazione iconica, dal greco eikon, "immagine"), che rappresenta in maniera metaforica la realtà. La comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione. Può avvenire attraverso  diversi strumenti quali la grafica, la pittura, la scrittura e i video”. dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazione_visiva
“L'approccio semiotico (anzi, più propriamente iconologico) permette di occuparsi di segni: elementi che significano qualcos'altro rispetto al fenomeno  stesso. Come per tutti i tipi di comunicazione, anche per la comunicazione visiva si considerano l'emittente, il ricevente, il canale, il codice, il messaggio e il contesto, come teorizzato dal linguista Roman Jakobson” . 
Comunicazione visiva in uno schema di B. Munari 
Comunicare significa scambiare informazioni che partono da un mittente per arrivare ad un ricevente passando attraverso dei codici specifici. Tuttavia è necessario considerare che la comunicazione può avvenire in maniera inconsapevole, nel senso che, entrando in gioco la libera interpretazione potrebbe arrivare un messaggio falsato rispetto a quello inviato, oppure  in maniera intenzionale utilizzando un codice condiviso che permette al ricevente di codificare il significato.
Ciò nonostante, anche in quest' ultimo caso, potrebbero entrare in gioco delle variabili di tipo sensoriale, operativo e culturale che altererebbero la percezione di ciò che si sta tentando di trasmettere.
Quando si comunica attraverso un disegno, come Michelangelo con la lista, si può parlare di comunicazione di tipo intenzionale dove il codice condiviso è dato dal segno, la forma etc...

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