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DESIGN 2013/14 n 1 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-1.blogspot.it/

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DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-2.blogspot.it/

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DESIGN 2013/14 n 3 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
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lunedì 7 aprile 2014

* Impatto "plastico" con la modernità

molto bene, va nell'INTEGRAZIONE alla LEZIONE 10. cp 
Gli anni ’60 segnano l’inizio di una nuova era del design. Arriva la plastica, che con la sua facilità, economicità e versatilità di lavorazione, permette un design colorato, innovativo e alla portata di tutti. Applicato in svariati campi, quali design, moda, arte e arredo, permette la realizzazione di forme plastiche mai pensate prima, come fossero sculture colorate dalle innumerevoli funzionalità.
Così differente da tutti i materiali presenti nelle case degli italiani, la plastica desta sorpresa e curiosità!

 LA PLASTICA: ANNI CINQUANTA E SESSANTA. LEZIONI DI DESIGN.   (Puntata "LEZIONI DI DESIGN: GLI ANNI DELLA PLASTICA" a cura di Stefano CASCIANI e Anna DEL GATTO, 1999- http://www.raiscuola.rai.it/articoli/la-plastica-anni-cinquanta-e-sessanta-lezioni-di-design/6449/default.aspx)

E’ proprio quello che mostra il frammento tratto dal film Mon Oncle di Jacques Tati del  1958, in cui monsieur  Hulot, buffo e comico, si aggira nella casa del cognato e curiosando nella nuova cucina scopre, tra le tante novità, una caraffa in plastica che , cadutagli dagli mani, inaspettatamente rimbalza. Ancora più curioso continua a farla rimbalzare, giocandoci un pò come fosse una palla: ribalza sulla cucina, rimbalza sul lavello, rimbalza sul pavimento e sempre torna indietro intatta, ciò che invece non accade col bicchiere in vetro che finisce sul pavimento frantumato in mille pezzi!
Il video prosegue con un intervento dell'ingegner Giulio Castelli, fondatore della Kartell, “un'azienda italiana fondata nel 1949 a Noviglio, in provincia di Milano, che produce mobili e oggetti di disegno industriale ricercato in plastica.” (Dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Kartell)
Emerge immediatamente la grande potenzialità di questo nuovo materiale che consente di attribuire ai comuni oggetti di uso quotidiano qualità e praticità mai provati fino ad allora: uno scolapasta che prima era realizzato in acciaio ora assume una nuova forma più funzionale e pratica, come lo scolapasta di Gino Colombini del 1958.
                                                                                                                         
Spot Moplen


Bacinella Moplen
Famosi, divertenti ed estremamente diretti, i Caroselli di Moplen con Gino Bramieri mostrano quanto possa la plastica aiutare anche nelle faccende di casa. La vecchia bacinella che si deforma al peso dell’acqua e per nulla pratica viene sostituita dalla bacinella di Moplen, resistente, infrangibile, poco deformabile e soprattutto leggera. Pensata nei minimi dettagli, presenta i manici ergonomici per una presa più comoda e affidabile.
Per noi, l’utilizzo di oggetti in plastica, rientra nella consuetudine di ogni giorno; siamo circondati da talmente tante plastiche multicolori e multifunzioni che non notiamo più che la sedia nello studio del nostro medico è un unico blocco scultoreo in poliestere rosso o che il posacenere cilindrico in pvc è il risultato di un mix sapiente di design, tecnologia e profonda conoscenza di quel materiale senza il quale quell’oggetto non si sarebbe potuto realizzare.


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Ma questi filmati ci mostrano quanto invece sia stata sconvolgente e rivoluzionaria la scoperta della plastica e il suo utilizzo nella produzione sia di oggetti comuni che di oggetti ricercati.
Inizialmente, la plastica viene utilizzata solo in ristretti ambiti quali industria automobilistica o nel campo dell’imballaggio come afferma, nel video iniziale, l' industriale e designer Ernesto Gismondi, raccontando la sua esperienza. Infatti nel suo lavoro di ingegnere missilistico, il materiale plastico veniva utilizzato per costruire le console di comando dei lanci dei missili e notandone le grandi qualità, l’ingegnere pensò di impiegarlo nella produzione dei mobili di plastica colorata, liscia e lucida per Artemide. "Fondata da Ernesto Gismondi e Sergio Mazza nel 1959, è una azienda specializzata essenzialmente nella produzione di accessori per l’illuminazione quali lampade e lampadari. "(Dal web http://it.wikipedia.org/wiki/Artemide_(azienda))
Laminati in vari colori e fantasie
L'utilizzo delle resine porta alla creazione di un altro materiale plastico: il laminato. E' conosciuto anche con "il termine fòrmica che identifica l'omonima storica ditta produttrice, la Formica Corporation, fondata nel 1913 da A. Herbert  e Daniel J. O'Connor, a seguito della loro invenzione del laminato ad alta pressione, che nella sua prima forma era utilizzato come isolante elettrico. [...]E' composto da uno strato protettivo o di finitura esterno detto overlay solitamente impregnato con resine melamminiche, un foglio con una stampa decorativa o colorato a tinte unite (anch'esso impregnato con resine melamminiche) ed un retro composto da uno o più strati di carta fenolica chiamato kraft. [...] Se il laminato ha un buon overlay resiste molto bene anche a solventi aggressivi, acidi, ammoniaca e strofinamenti." (Dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Laminato_plastico )
A tinta unita o con le più svariate fantasie, il laminato plastico per la sua facile pulibilità e resistenza al graffio viene indirizzato in molteplici impieghi: arredi, piani da lavoro, pavimenti.  Anche Ettore Sottsass si mostra interessato a questo resistente materiale: "Cercavo un materiale che annullasse non solo la mia presenza fisica negli oggetti che progettavo ma anche sentimentale: un materiale astratto che fosse in grado di sottrarsi all’ emozione artigianale e artistica. Io, e con me molti altri in quegli anni, eravamo interessati al disegno di un mondo astratto, un mondo al quale quasi noi non partecipavamo, un mondo non «firmato». Il laminato era un materiale che poteva servire molto bene a questo scopo. E in effetti ha funzionato. Anche linguisticamente il laminato era considerato un materiale povero adatto per bagni e cucine, a me interessava portarlo a livello di qualità. L’idea mi è venuta perché a Milano negli anni Sessanta andavo sempre in una latteria, che era vicino alla casa dove abitavo, tenuta da una vecchia coppia e frequentata da mamme e bambini; era arredata con mobili in laminato e alluminio, credo degli anni ’50: avevano una grazia, suscitavano una tene-rezza… Ho pensato che il laminato potesse diventare un materiale per la poesia. Forse se non fosse stato per la latteria non mi sarei interessato al laminato." (La plastica negli anni delle utopie, Ettore SOTTSASS in un intervista a Cecilia  CECCHINI,  http://www.academia.edu/1405454/Plastiche_i_materiali_del_possibile._Polimeri_e_compositi_tra_design_e_architettura)
Roland Barthes
"[...] Roland Barthesnel 1957, [...] afferma: "La plastica, più che una sostanza, è l’idea stessa della sua infinita trasformazione, è, come dice il suo nome volgare, l’ubiquità resa visibile; e proprio in questo essa è una materia miracolosa: il miracolo è sempre una conversione brusca della natura. La plastica resta tutta impregnata in questa scossa: più che un oggetto essa è traccia di un movimento"."
(Roland BARTHES, La plastica, in Miti d’oggi, Einaudi, 4a ed., Milano, 1974, pp. 169-170, citato e trascritto in  http://www.materialdesign.it/it/materiopedia/plastica_11_6.htm)
E in questa "scossa miracolosa" vediamo nascere la nuova casa degli anni '60, una casa completamente differente da quella finora vissuta: colorata, funzionale e leggera, dagli arredi ai piccoli oggetti di uso quotidiano. Senza alcun dubbio, un materiale apparentemente così semplice, quale la plastica, ha rivoluzionato non solo le case ma anche le vecchie abitudini e il modo di vivere.
Siamo diversi e anche gli oggetti devono essere diversi."
(Gaetano PESCEEstratto dal video LEZIONI DI DESIGN: GLI ANNI DELLA PLASTICA,)

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