Joe Colombo e la Tube Chair
Foto 1 - Joe Colombo |
Joe Colombo (il cui nome si pronuncia “Gioe”,
non “Giò” come tutti ritengono ( da: Recall, "Un futurista di nome Joe", 6 Ottobre 2010, http://www.mixdesign.it/un-futurista-di-nome-joe_recall_x_19.html)), fiore
all’occhiello dei favolosi anni ’60 nasce a Milano nel 1930, figlio di un
piccolo industriale. Nei primi anni
Cinquanta entra nel gruppo di pittura
nucleare con Enrico Baj. Studia
all'Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente al Politecnico di
Milano. Nel 1961, abbandonata la professione di scultore e pittore e apre uno
studio di design a Milano.
“ Una figura italiana, tra
le più importanti del panorama internazionale
di design, profondamente proiettata verso il futuro. Un progettista inarrestabile
e iper-produttivo. Mobili polifunzionali, sedie, lampade, macchine
fotografiche, bagni, cucine, auto, orologi, bicchieri, stand pubblicitari,
città nucleari sotterranee nulla si sottrasse alla sperimentazione di Colombo. Morto
prematuramente purtroppo a soli 41 anni nel 1971, credeva fortemente nel futuro
e proprio in quei fondamentali anni '60 in cui il futuro cominciava di colpo a
sembrare vicino ce ne restituì una particolarissima prefigurazione; un
visionario che definiva il proprio lavoro così:
“Le mie esperienze di design
tentano un collegamente evolutivo realtà attuale e quella futura“.
Un connubio
tangibile in tutti i suoi prodotti, soprattutto se pensiamo ai modelli abitativi
multifunzionali (che all’epoca trascendevano da qualunque logica progettuale)
volti a rendere superflui gli arredi convenzionali e combinarli per produrre
una nuova forma di “equipaggiamento” capace di offrire il massimo comfort e la
massima funzionalità. Ricerca dei materiali, flessibilità e modularità sono
alcune delle caratteristiche chiave delle opere di Colombo, elementi ben
riconoscibili nelle poltrone Tube Chair
e Multi Chair che, attraverso
semplici combinazioni si prestano ad infiniti usi. “
(da: Ivana,“Joe Colombo: il designer futurista”, 17 Gennaio 2008, http://www.architetturaedesign.it/index.php/2008/01/17/joe-colombo-design-italiano.htm )
Tube
Chair progettata nel 1969 e realizzata nel 1970 è interessante soprattutto dal punto di vista del packaging, definibile quasi
sostenibile.
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("È molto diffuso l'uso di riferirsi all'imballaggio con il termine inglese packaging: quest'ultimo termine, tuttavia, nel suo contesto linguistico originale, assume un'accezione più ampia, riferendosi non solo alla materialità dell'imballaggio, ma anche agli aspetti immateriali riguardanti il processo produttivo, industriale ed estetico, laddove, invece, il termine italiano assume un significato più ristretto, relativo all'involucro materiale, o all'operazione (o al complesso di operazioni) attraverso cui la merce viene racchiusa nell'involucro.")
Da Wikipedia, "Imballaggio", http://it.wikipedia.org/wiki/Imballaggio
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“Oltre ad essere il primo
sistema di seduta in assoluto a essere commercializzato in una sacca chiusa da
un cordoncino, la sedia Tubo di Joe Colombo costituisce un esempio lampante […]
nell’estetica Pop dei designer italiani più all’avanguardia. Quattro tubi in
plastica di dimensioni diverse, ricoperti di schiuma di poliuretano espanso e
rivestiti di vinile si presentavano inseriti uno dentro l’altro. Una volta
aperta la sacca, l’acquirente poteva combinarli in qualsiasi sequenza
desiderasse per mezzo di giunti di raccordo tubolari di acciaio e gomma. Era
così possibile fabbricarsi una sedia da lavoro come una chaise longue o anche un vero e proprio divano (unendo due set tra
di loro).
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Questa idea di Colombo era
decisamente diversa da quelle proposte da precedenti designer quali Le
Corbusier, le cui visioni si fondavano sul Modernismo e sul principio per cui ”
un modello va bene per tutti “. Dalla metà alla fine degli anni Sessanta,
invece, divennero gradualmente la regola le opzioni aperte che si adattavano a
una gamma il più possibile ampia di dimensioni, forme, atteggiamenti. In quel
periodo si verificò una trasformazione senza precedenti nella cultura dei
materiali e nelle consuetudini sociali. Invece di seguire precetti consolidati
su ciò che doveva essere una sedia o qualsiasi altro oggetto, […] Colombo creò
prodotti caratterizzati dalla possibilità di essere
ricombinabili a piacere, e
realizzati in materiali pressoché sconosciuti e stravaganti per la maggior
parte degli italiani. La sedia Tubo rientra in una categoria di design che
Colombo aveva definito di “serialità
strutturale”: in pratica, si trattava di singoli oggetti che potevano
assolvere varie funzioni in molti modi diversi. Dal 1970 fino al 1979 la sedia Tubo è stata prodotta da Flexform,
uno dei più avventurosi produttori italiani, dopodiché il brevetto è stato
acquisito da Vitra Design nel 2006
la quale produce la sedia ancora oggi."
( Fabbrica Architettura, " Sedia Tubo", 8 Novembre 2011, http://www.fabbricaarchitettura.it/2011/11/i-grandi-oggetti-del-design-sedia-tubo/
)
Fonti foto
2 http://www.icollector.com/Joe-Colombo-Tube-chair-Flexform_i7903716
4 http://www.designaddict.com/design_addict/forums/index.cfm/fuseaction/thread_show_one/thread_id/9067/
Joe Colombo raccontato da coloro che lo hanno conosciuto e collaborato con lui:
RispondiEliminahttp://www.arte.rai.it/articoli/joe-colombo/14146/default.aspx
grazie, Angela, video davvero interessante!
Eliminacp
grazie Antonio,
RispondiEliminaottimo post, ben costruito: da designer! Lei ha parlato delle innovazioni del pensiero di un autore come introduzione ad un suo specifico prodotto ed alle caratteristiche ed unicità - di allora e di oggi - dell'oggetto. molto interessante. Bravo!
cp